Modalità operative
regionali 2001
Osservazioni
personali
1 Il buono scuola è concesso alle famiglie residenti in Lombardia per ogni figlio frequentante qualunque scuola lombarda elementare, media e superiore, statale e non statale, legalmente riconosciuta e parificata, e che abbiano un tetto massimo di reddito non superiore a quello stabilito dalla lettera g) della DCR 18 del 27 luglio 2000. E' il punto fondamentale che afferma sostanziale parità di trattamento tra pubblico e privato, ma i punti successivi, in un susseguirsi di contraddizioni, vanificano questo principio.
Certo, se avessero scritto chiaramente che il rimborso è possibile "...solo per per chi frequenta le scuole private..." sarebbero stati meno ipocriti, ma forse qualcuno si sarebbe opposto...
4 Il buono scuola viene erogato per sostenere le spese effettivamente sostenute dalle famiglie relative a
  • tasse
  • rette
  • contributi di iscrizione e di funzionamento
con esclusione delle spese sostenute per viaggi di istruzione, attività di arricchimento formativo, attività integrative ed extracurriculari.
Cominciano i primi dubbi:

tasse, rette e contributi si pagano solo nelle scuole private

(a parte le tasse "simboliche" richieste nelle scuole pubbliche solo per le superiori).
  Rientrano nel novero delle spese ammissibili le spese a carico della famiglia relative ai costi di gestione ordinaria (quali spese di
  • docenza
  • riscaldamento e utenze varie
  • materiale didattico ritenuto e certificato come espressamente necessario dagli organi scolastici e il cui onere economico è integralmente a carico della famiglia)
con esclusivo riferimento all'attività scolastica strettamente intesa.
Guarda caso... solo nelle scuole private si pagano i docenti, il riscaldamento e utenze varie.... che strano!

Non disperiamo: il materiale didattico non viene usato solo dalle scuole private...

Allora almeno queste spese possono essere scaricate anche da chi è alla scuola pubblica?

Errore! Passa al punto seguente.... (ma cos'è, il gioco dell'oca?)
  Sono, altresì, escluse tutte le spese non rientranti nella definizione delle voci ammissibili (a titolo esemplificativo
  • i libri di testo
  • servizio mensa e spese di trasporto, in quanto già oggetto di alti specifici interventi pubblici nazionali e locali
  • il materiale didattico diverso da quello certificato come necessario
  • le attrezzature e strumenti didattici ed educativi, informatici e non
  • spese di soggiorno e convitto non oggetto del presente provvedimento).
Con tutte queste esclusioni, in particolare quella dei libri di testo, le spese ammissibili si riducono a quelle delle sole scuole private e cioè:
  • rette
  • docenza
  • riscaldamento e utenze varie
6 Il buono scuola per l'anno 2000-2001 viene concesso secondo i criteri e le modalità stabilite dalla DCR 18/ 2000 ed in particolare osservando le seguenti condizioni. In questo punto la spudoratezza raggiunge il culmine!
  - tasso di copertura:
il 25% dell'entità delle spese effettivamente sostenute;
OK!...ma vai avanti a leggere ...
  - importo minimo del contributo erogabile:
l'importo minimo del contributo erogabile non potrà essere inferiore a lire 100.000 calcolate in base a quanto indicato dal precedente punto (tasso di copertura);
Una vera perla: senza questo limite minimo anche chi paga le tasse per i figli che frequentano le superiori pubbliche potrebbe chiedere il rimborso, così invece può farlo solo chi paga oltre 400.000 lire ...cioè, ancora una volta, solo chi frequenta le private!
  - tetto massimo del contributo erogabile:
relativamente all'anno 2000-2001 il contributo non potrà essere superiore a lire 2.000.000.Per i nuclei familiari che abbiano sostenuto direttamente spese per il personale insegnante impegnato in attività didattica di sostegno per alunni portatori di handicap tale tetto massimo sarà elevabile fino a lire 3.000.000= secondo i termini stabiliti dalla voce sul tasso di copertura.
Evidentemente gli insegnanti di sostegno vengono pagati dagli utenti solo in certe scuole...

Come? ....

Risposta esatta: le scuole private
  - tetto di reddito:
il tetto massimo di reddito che determinerà le condizioni di ammissibilità al contributo, ricondotto a ciascun componente del nucleo familiare - limitatamente ai genitori e figli a carico - è determinato sulla base di un'autocertificazione che indichi per ciascuno dei genitori il reddito lordo percepito nell'anno antecedente a quello della presentazione della domanda. In fase di prima applicazione (anno scolastico 2000-2001) il tetto di reddito individuale lordo è determinato in lire 60.000.000. Per reddito individuale lordo si intende il reddito complessivo lordo diviso per il numero dei componenti il nucleo familiare composto come espresso sopra;
Se c'era qualche dubbio che con questi "trucchi" si volesse dare la possibilità di scegliere il tipo di scuola anche ai meno abbienti, con queste cifre viene sciolto:
Basti pensare che il tetto massimo del reddito, calcolato sommando i redditi dei genitori, è di
  • 180 milioni con 1 figlio
  • 240 milioni con 2 figli
  • 300 milioni con 3 figli
Tanto per fare un esempio: marito e moglie che prendono uno stipendio netto mensile di 6 milioni cadauno rientrano ancora in questa anomala "soglia di povertà" e, se hanno un figlio alle scuole private, hanno diritto al rimborso.
15 Si richiede la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del presente atto, e si dispone per la consultazione in via informatica sul sito Internet della Regione Lombardia. Se credi che questi documenti siano facilmente reperibili ti sbagli:
  • Se vai sul sito www.regione.lombardia.it come consigliato al punto 3 ti perdi facilmente.
  • Se usi il motore di ricerca interno del sito non ottieni molto di più anche usando le parole chiave "buono" e "scuola".
  • Se poi li trovi, i documenti non sono in formato HTML, ma in formato Word 6 o PDF (non hanno un "indirizzo").
  • Qui, comunque, abbiamo trascritto e riportato
    le modalità operative complete 2001.
Di fronte a questi "sistemi"
ci vergognamo di essere cattolici e lombardi!

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