REGIONE LOMBARDIA
Un provvedimento
regionale apparentemente ineccepibile |
Il 5 gennaio del 2000 la regione Lombardia
ha dato prova della sua efficienza varando, in pieno periodo
post-natalizio, la prima legge del 2000:
l.r. 5 gennaio
2000 n.1: Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia...
Tra
gli altri provvedimenti,questa legge prevedeva l'istituzione di
"buoni-scuola" per venire incontro alle
famiglie.
All'art.121 lettera e) della legge si dichiara
infatti che la Regione esercita le funzioniamministrative relative
(...) all'attribuzione di buoni scuola alle famiglie degli allievi
frequentanti lescuole statali e non statali (...)
I buoni scuola
dovranno essere rapportati al reddito, alle disagiatecondizioni
economiche, al numero dei componenti del nucleo famigliare e
all'entità delle spese scolastichegravanti complessivamente
sul nucleo medesimo (...)
In sintesi e in teoria:
la Regione rimborsa, alle famiglie lombarde più bisognose, il 25% (o il 50%) delle spese sostenute per l'istruzione dei figli frequentanti scuole pubbliche o private.
Ma se si leggono attentamente le
Modalità
operative 2001 di applicazione del buono-scuola o le
Modalità operative 2002 di
applicazione del buono-scuola (disponibili anche in formato
PDF)
decretate dalla Regione si scopre che questa legge,
nonostante la dichiarata imparzialità, non fa che
favorire ESCLUSIVAMENTE chi frequenta le scuole private ! |
ecco come è stato possibile nel 2001 e nel 2002 ... poi, purtroppo, si è continuato in tutto il Paese grazie al ministro Letizia Moratti...
anche il Ministro
della Pubblica Istruzione di allora aveva
inizialmente approvato una simile truffa
Sarà stato
anche bravo in italiano, a giudicare da come pubblicizzava il "suo"
"dizionario peril terzo millennio",...ma chissà
Tullio De Mauro come se la cavava in matematica?
A giudicare
dalle risposte date a questa interrogazione
parlamentare sembra non molto bene, visto che non aveva capito
che 100.000 Lire corrispondevano al 25% di 400.000 Lire.
Qui trovi il testo della lettera al giornale locale di Cremona.
non sono mancate le proteste, ma forse fu grazie alla mobilitazione degli studenti lombardi che il Governo bocciò il provvedimento e il ministro De Mauro eseguì prontamente un' inversione di rotta.
... durata troppo poco perchè il buono è stato riproposto nel 2002, nel 2003 etc...
Ogni
anno cambia qualche cosa, ma la sostanza rimane.
Basti pensare
che nel 2002 non è stato erogato alcun buono agli utenti della
scuola pubblica, e che sono stati stanziati:
36 milioni di
euro per 50.000 famiglie che hanno scelto scuole private contro gli
8 milioni di euro per 1.000.000 famiglie che hanno scelto la
scuola pubblica (diritto allo studio).