Lettera inviata al quotidiano "La Provincia" di Cremona, pubblicata il 25/11/2000.
(nonostante le richieste di spiegazioni non sono state pubblicate le ultime righe in corsivo)


Egregio direttore,

prendendo spunto dalla lettera di Marco Simi del 8 novembre vorrei fare alcune riflessioni, spero utili a tutti i lettori, sui famosi "buoni-scuola":
  1. Con le modalità applicative della legge si decreta:"(...) Il buono scuola è concesso alle famiglie residenti in Lombardia per ogni figlio frequentante qualunque scuola lombarda elementare, media e superiore, statale e non statale (...)" ma nelle righe successive si mettono delle limitazioni in maniera da escludere di fatto le scuole statali (chi vuole approfondire l'argomento può trovare maggiori spiegazioni su http://space.tin.it/io/anmadogl).
    Cioè si fa una legge che proclama un principio applicandone il contrario.
    Si fa una legge che non rispetta se stessa (e se non è una bufala questa!). E' corretto questo sistema di far valere le proprie ragioni?

  2. Se le motivazioni di chi vanta una tale conquista sono così trasparenti e oggettive, non sarebbe più semplice scrivere sulla legge la verità, e cioè che il buono spetta solo a chi frequenta le scuole private?
    C'è forse il timore di non essere troppo in regola con qualche legge dello Stato?

  3. Si giustifica l'imbroglio così: "lo Stato non rimborsa le tasse a chi sceglie le scuole private (e che quindi paga due volte)....e allora...facciamoci giustizia da soli!"
    Poi non stupiamoci se chi sceglie un dentista privato chiederà il rimborso delle tasse usate per i dentisti dell'ASL o dell'Ospedale; chi paga una baby-sitter il rimborso delle tasse usate per i nidi e gli asili pubblici; chi spedisce i figli in vacanza il rimborso delle tasse utilizzate per i centri estivi etc....fino a che ognuno pagherà solo le tasse che gli fanno comodo.


Un ultima osservazione: il sig. Simi afferma che "il sistema scolastico pubblico viene definito in modo unanime come altamente inefficiente." Mi dissocio fermamente da tale dichiarazione (che presunzione quel "modo unanime") perchè credo nel "servizio" pubblico augurandomi che qualche "addetto ai lavori" faccia altrettanto.

La ringrazio e porgo distinti saluti.

Antonio Madoglio


indietro home avanti