(Varese News, 28 luglio 2000)

Regione - Il provvedimento sui buoni scuola approvato in consiglio.
500 emendamenti dell'opposizione non fermano il centrodestra.


di Alessandra Toni

Recupera la maggioranza di Roberto Formigoni. Oggi in aula, il centrodestra si e' mostrato compatto in difesa dei buoni scuola. Il provvedimento, che tante ire aveva scatenato tra le fila dell'opposizione, è stato approvato non senza discussioni. Circa quattrocento emendamenti sono stati presentati dal centrosinistra e dai radicali : ma l'aula ha "blindato" il provvedimento per portarlo alla votazione finale nei tempi previsti.
In apertura, il forzista Marcello Raimondi,  relatore del provvedimento, ha ribadito le finalità del buono scuola: "L'obiettivo è quello di consentire la libera scelta educativa delle famiglie.
Noi oggi stiamo affrontando, forse per la prima volta nel nostro Paese, un provvedimento che attiene la libertà di educazione".
Riferendosi al dibattito nazionale il relatore ha criticato "la stortura creatasi in Italia per decenni che ha ridotto la questione ad uno scontro scuola pubblica-scuola privata, così da mettere in secondo piano e quindi inaridire l’effettivo diritto delle famiglie ad essere il soggetto primario della questione educativa. "
Nel suo intervento, il relatore di minoranza
, Paolo Danuvola (Centro Sinistra – PPI) ha criticato il provvedimento:  "Il risultato – ha detto – è che il contributo andrà solo a chi già oggi è in grado di sostenere l’onere della retta. Di fronte a questa prospettiva non equa occorre produrre una proposta alternativa e integrativa che faciliti soprattutto chi oggi non è nelle condizioni economiche di scegliere". Per Danuvola, la proposta della maggioranza di un rimborso uguale per tutti diventa fortemente regressiva in termini di reddito. Inoltre il provvedimento introduce un criterio di commercializzazione e di rincorsa al ribasso del diplomificio, che è assai diverso dall’ideale del pluralismo.
A Danuvola ha risposto direttamente il presidente Formigoni, secondo cui il criterio individuato è quello che contiene la spesa nei 90 miliardi stanziati. Formigoni ha, però, assicurato che, nel futuro, lo stanziamento potrebbe aumentare, allargando il numero dei destinatari. Tra gli emendamenti proposti dai DS e respinti dalla maggioranza: la richiesta di inserire tra le voci rimborsabili anche i libri, le mense e i trasporti e quella di limitare i beneficiari alle cui famiglie con un reddito lordo massimo di 90 milioni , mentre nel caso di reddito non superiore ai 40  rimborso fosse pari al 90%. In una nota, il consigliere varesino di Rifondazione comunista Giovanni Martina denuncia che
« il regolamento è stato studiato nei suoi artifici di modo che tutti gli studenti delle scuole pubbliche statali ne siano appositamente esclusi. O forse Formigoni non sa - si chiede Martina - che nelle scuole statali le rette non raggiungono mai le 400 mila lire?...... Le cifre parlano da sole:
90 miliardi di tutti i cittadini solo per finanziare i 153 mila studenti delle scuole private, contro solo 12 miliardi per 951 mila studenti delle scuole statali. »

 


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