Egregio direttore,
mi permetta alcune riflessioni su alcuni
aspetti poco chiari del “Piano di emergenza smog inverno
2003-2004”.
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Un blocco di ben tre mesi è stato
deciso solo 15 giorni prima della sua entrata in vigore e la delibera,
a 3 giorni dall'inizio (quando scrivo), non è ancora stata
pubblicata. Non mi sembra un periodo sufficiente per informare e,
soprattutto, motivare una scelta tanto importante.
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Dal comunicato stampa dell' 11 novembre
apprendo che la Giunta Comunale ha deciso il blocco “in
applicazione” di 2 delibere di Giunta Regionale. Queste prevedono
un piano d'azione anti smog (PM10 in particolare) che si applica alle
“zone critiche” e agli “agglomerati” della
Lombardia (le zone sovracomunali di Milano-Como-Sempione, Bergamo e
Brescia); il comune di Cremona, fortunatamente, non ne fa parte.
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Il piano è frutto di studi
specifici effettuati nell'area milanese, quindi è possibile che
sia inadeguato alla realtà comunale cremonese.
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Per la precisione le delibere regionali
stabiliscono che al piano d'azione “possono” aderire anche
i Sindaci degli altri comuni capoluoghi di provincia; Cremona ha deciso
di aderirvi senza esserne obbligata per cui ha agito “per
scelta” e non “in applicazione”.
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Il DM 163/99 per esempio, individua i
criteri ambientali e sanitari in base ai quali i sindaci adottano le
misure di limitazione della circolazione e prevede una valutazione
preliminare della qualità dell'aria del territorio comunale e un
rapporto annuale sulla qualità dell'aria: due documenti
importanti che Cremona ha scelto di “non applicare”.
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Nelle delibere regionali è
riportata (cito testualmente) “...l'esigenza di contenimento, nei
limiti possibili, del disagio della popolazione, in relazione alle
attività lavorative, formative e scolastiche, sociali ed
assistenziali...”; mi sembra che a Cremona tali esigenze siano
state trascurate (la frequenza dei mezzi pubblici, ad esempio, non
è certo paragonabile a quella di Milano).
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Infine, visto che diverse ricerche
attribuiscono ai diesel (anche eco) la maggior emissione di PM10,
gradirei sapere se è stato fatto un calcolo per sapere quante
sono le auto non catalizzate a Cremona e in che percentuale
contribuiscano alla formazione delle polveri sottili rispetto ad altri
tipi di auto e ad altre fonti inquinanti (attività produttive,
riscaldamenti etc.).
Grazie
Antonio
Madoglio
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