Lettera pubblicata (con qualche taglio) sul quotidiano locale “La Provincia” il 31 ottobre 2004


Egregio direttore,
l'anno scorso aveva gentilmente pubblicato una mia lettera con alcune considerazioni sul piano anti smog 2003-2004 che non hanno ottenuto il minimo riscontro dagli uffici comunali (solitamente attenti a questa rubrica).
Il piano di emergenza smog del prossimo inverno “ricalca” quello precedente quindi mi permetta di riproporre all'attenzione dei lettori alcune osservazioni sulla legittimità e utilità del blocco della circolazione ai veicoli non catalizzati:

  1. L'ufficio stampa comunale il 18 ottobre 2004 dichiara che il blocco deciso dalla Giunta Municipale (15 giorni in più rispetto al 2003) “recepisce il provvedimento assunto dalla Regione Lombardia”.
    Alcune Delibere di Giunta Regionale in effetti prevedono un piano d'azione anti smog che però si applica obbligatoriamente solo alle “zone critiche” e agli “agglomerati” della Lombardia (cioè le zone sovracomunali di Milano-Como-Sempione, Bergamo e Brescia)
    Cremona, fortunatamente, non fa parte di queste zone, quindi la Giunta Comunale, ha deciso di aderire ad un piano senza esserne obbligata e se ne deve assumere l'esclusiva responsabilità.

  2. Il piano regionale è frutto di studi specifici effettuati nell'area milanese, quindi è possibile che sia inadeguato alla realtà comunale cremonese.

  3. Il DM 163/99, che individua i criteri ambientali e sanitari in base ai quali i sindaci adottano le misure di limitazione della circolazione, prevede obbligatoriamente la pubblicazione di una “valutazione preliminare della qualità dell'aria del territorio comunale” e di un “rapporto annuale sulla qualità dell'aria”.
    Non mi sembra che il Comune abbia diffuso, ammesso che esistano, questi due importanti documenti.

  4. Nelle delibere regionali è riportata “...l'esigenza di contenimento, nei limiti possibili, del disagio della popolazione, in relazione alle attività lavorative, formative e scolastiche, sociali ed assistenziali...”.
    Mi sembra che a Cremona tali esigenze, considerati anche i recenti “tagli” ai trasporti pubblici, siano state trascurate.

  5. Infine, ma non meno importante, un fatto squisitamente tecnico: i motori diesel, anche quelli nuovi, emettono più polveri dei vecchi motori a benzina non catalizzati. Le varie normative europee, infatti, non hanno mai previsto limiti di PM10 per questi ultimi.
    Prima di prendersela indiscriminatamente coi veicoli più datati, mi piacerebbe sapere se è stato stimato il numero delle auto non catalizzate circolanti a Cremona e in che percentuale contribuiscano alla formazione delle polveri sottili rispetto ad altri tipi di veicoli e ad altre fonti inquinanti quali attività produttive, riscaldamenti, stufe e caminetti a legna etc.

Per chi volesse approfondire l'argomento, ho raccolto diversi documenti sul sito “http://xoomer.virgilio.it/anmadogl/smog/smogmain.htm

Grazie
Antonio Madoglio

Se anche tu ritieni ingiusti questi provvedimenti puoi inviarci una mail

Se vuoi approfondire, vai ai link sullo smog

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