Da “IL MESSAGGERO” di Sabato 7 Febbraio 2004 |
ROMA - «Mandare la gente
a piedi una tantum serve a poco. Non critico i sindaci, capisco che
di fronte a una situazione che ha superato i livelli di guardia si
sentono alle strette. Ma così non risolvono il problema». |
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domande... |
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E’ per questo che ha deciso di non finanziarle più? |
Già. Preferisco spendere i soldi per finanziare interventi strutturali |
Quali? |
I fondi stanziati per gli incentivi a 120mila persone che hanno acquistato un motorino Euro2. Un intervento che spero di ripetere presto: attualmente è all’approvazione del Parlamento una norma che va in questa direzione. Abbiamo poi stipulato un accordo con la Fiat e l’Unione petrolifera italiana per installare distributori a metano in tutto il Paese. Mentre altri fondi sono stati erogati per il Car Sharing: un sistema che consentirà ai propri associati di condividere una flotta di veicoli e di risparmiare 7mila chilometri l’anno. Inoltre abbiamo avviato una campagna informativa nei confronti dei cittadini, per invogliarli a prendere i mezzi pubblici |
Secondo l’Istituto Motori di Napoli i bus sarebbero i principali responsabili delle emissioni di Pm10 e che per combattere veramente lo smog bisognerebbe trasformarli in elettrici. Lei condivide? |
No. I mezzi elettrici hanno poca autonomia, senza contare il fatto che per gli enti locali questo comporterebbe un impegno di risorse consistente |
E lei non potrebbe aiutare i Comuni con un contributo? |
No |
Perché, le mancano le risorse? |
Non sono sufficienti per raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissi. Speriamo che l’economia italiana si riprenda, così l’anno prossimo potremo contare su una Finanziaria più ricca |
Oltre alle domeniche ecologiche, ritiene inutili anche le targhe alterne? |
In questo modo si sacrifica solo il 50 per cento dei cittadini per volta. E io mi rifiuto di obbligare la gente a lasciare l’auto a casa, dopo che in Italia si sono creati tutti i presupposti per invogliarla a comprarla. Da noi ci sono 33 milioni di macchine per 56 milioni di abitanti. Una cosa così non esiste in nessun Paese al mondo |
Ovunque, però adesso si viaggia a targhe alterne e a domeniche ecologiche. Vuol dire che la politica ambientale nel Belpaese la fanno i Comuni? |
Grazie a Dio, nemmeno la Regione la fa: è patrimonio del governo centrale. Quando ho deciso di non rifinanziare le domeniche ecologiche sono stato criticato da tutte le parti, ma quei soldi io preferisco darli a un Comune che me li chiede per realizzare un parcheggio di scambio, in modo da invogliare i cittadini a prendere i mezzi. E’ ovvio che prima bisogna garantire un servizio di trasporto pubblico all’altezza: solo così la gente può fare una scelta autonoma |
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Se vuoi approfondire, vai ai link sullo smog |
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