CREMONA
Piano di emergenza smog inverno 2003-2004:

per 3 mesi (dal 24/11 al 20/12 e dal 7/01 al 29/02)
un' ordinanza sindacale del 18 novembre 2003 vieta il transito ai veicoli non catalizzati.
Uno stop assurdo su tutto il territorio comunale!


i fatti e i documenti

le motivazioni del Comune

le nostre osservazioni

18 novembre 2003:
il Sindaco di Cremona firma l' ordinanza che vieta il transito ai veicoli non catalizzati su tutto il territorio comunale! Per 3 mesi, dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 10:00 e dalle 16:00 alle 19:00.

Obiettivo: la lotta all'inquinamento atmosferico dovuto alle polveri sottili (note come "PM 10").

Il provvedimento è stato "annunciato" appena 2 settimane prima e pubblicato SOLO 3 giorni prima dell'entrata in vigore.

Leggi il testo della lettera spedita al quotidiano locale.

l' ordinanza richiama 2 Delibere di giunta regionale che prevedono appunto le limitazioni al traffico invernale per i non catalizzati:

D.g.r. n.7/13856 [pdf]
del 29-07-2003

D.g.r. n.7/14645 [pdf]
del 17-10-2003

I giornali e, soprattutto l'ufficio stampa comunale, scrivono che il provvedimento è emesso "in applicazione" di queste due delibere regionali.

Queste descrivono, come chiarito già nel titolo, un "piano d'azione" anti-smog [PM 10] relativamente alle ZONE CRITICHE e agli AGGLOMERATI della Regione Lombardia. E' bene chiarire che:

  1. derivano da studi effettuati nelle aree metropolitane e milanese in particolare: realtà assai diverse da quella cremonese per la quale risultano probabilmente inadeguate.

  2. si applicano alle “zone critiche” e agli “agglomerati” della Lombardia (le zone sovracomunali di Milano-Como-Sempione, Bergamo e Brescia).
    Il comune di Cremona, fortunatamente, non ne fa parte
    [è classificato "comune critico" in quanto capoluogo ma
    non è "zona critica"].

  3. per la verità le dgr stabiliscono che al "piano d'azione" “possono aderire" anche i Sindaci degli altri comuni capoluoghi di provincia.
    Cremona ha deciso di aderirvi, ma senza esserne obbligata per cui ha agito “per scelta” e NON “in applicazione”.

L'ordinanza richiama anche il
D.M. n.163
del 21 aprile 1999
che individua i criteri ambientali e sanitari in base ai quali i sindaci adottano le misure di limitazione della circolazione e ne prevede la divulgazione.


Tale decreto, che era molto preciso e chiaro sulle informazioni da fornire ai cittadini, è stato completamente stravolto dalle modifiche introdotte dal DM 60/2002.
Resta il fatto che il Comune di Cremona ha imposto limitazioni

Nelle delibere regionali è riportata tra l'altro

“...l'esigenza di contenimento, nei limiti possibili, del disagio della popolazione, in relazione alle attività lavorative, formative e scolastiche, sociali ed assistenziali...”

...silenzio ! ! !

Un altro passo che il comune sembra ignorare in quanto, per esempio:

  1. impedisce ad alcuni cittadini di potersi recare ai supermercati a fare la spesa

  2. impedisce gli spostamenti anche ha chi ha problemi temporanei di deambulazione
    [sono esentati dal blocco solo i sottoposti a dialisi o a chemioterapia...]
    così se uno ha una "semplice" influenza con la febbre a 40, o una "semplice" frattura, può recarsi dal medico solo se "è catalizzato" (l'automezzo, non il medico!!!)

  3. finge di ignorare la vergognosa rete urbana dei trasporti che con corse di bus ogni 30 o 40 minuti (nel migliore dei casi) non invoglia certo l'uso dei mezzi pubblici...

1 dicembre 2003:
In occasione dello sciopero dei mezzi pubblici, la Regione dispone la sospensione del blocco per ovvi motivi, ma giustamente indirizza l'atto SOLO ai comuni che sono obbligati ad osservarla....

...e Cremona cosa fa?
Non essendo tra i destinatari della sospensione
NON REVOCA IL DIVIETO !
E i cittadini non catalizzati per un giorno possono anche “attaccarsi al tram”.
VERGOGNA!!
(solo il 30 gennaio comincia le sospensioni del blocco in caso di agitazioni degli autoferrotramvieri)

Telefonata (vera!!!) al Comando di PM:
Ho sentito alla radio che oggi ci sarà lo sciopero dei bus e sarà revocato il blocco”
“NON CI RISULTA, PROVI A SENTIRE IN COMUNE...”

Stessa telefonata all'Ufficio Ecologia del Comune:
“NON CI RISULTA, HA PROVATO A SENTIRE I VIGILI?”

Ma non basta:

Dopo 1 mese di prova “gli studiosi” si accorgono che le auto, anche se catalizzate, inquinano più delle moto...
“...ma va!?..”
Comunque meglio tardi che mai: con
D.g.r. n.7/15380 [pdf]
del 28-11-2003
dispone che d'ora in avanti le moto a 4 tempi possono circolare anche se non sono catalizzate.

...e Cremona non si smentisce:

Anche questo provvedimento non è indirizzato a lei e quindi sul suo territorio di moto non catalizzate non ne vuole vedere....

  • Nella delibera che istituiva il piano antismog, Cremona non era citata eppure il provvedimento è stato “ricopiato” e applicato. E allora perché non applicare anche le modifiche conseguenti?

  • Perché questo integralismo “ambientalista” contro alcuni automobilisti mentre per costruire una centrale turbogas alle porte della città si ignorano, ad esempio, i pericoli segnalati da autorevoli ricercatori?
    Scarica uno studio in pdf [parte1] [parte2]

  • Perchè nessuno se la prende con la moda dei caminetti e delle stufe a legna?

  • QUALI SONO LE VERE MOTIVAZIONI CHE HANNO PORTATO ALL' ADOZIONE DI QUESTO PIANO ???

  • E QUALI SONO STATI I RISULTATI?

  • Interessante anche il Rapporto Regionale sulla qualità ambientale.

Se anche tu ritieni ingiusti questi provvedimenti puoi inviarci una mail

Se vuoi approfondire, vai ai link sullo smog

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