CREMONA
Piano di emergenza smog inverno 2005-2006:

per 3* mesi (
dal 7 novembre 2005 al 23 dicembre 2005 e dal 9 gennaio 2006 al 3 marzo 2006 *)
la "solita" ordinanza sindacale, emessa in novembre 2005, vieta il transito ai veicoli non catalizzati.
Uno stop assurdo su tutto il territorio comunale!

*a febbraio,scopiazzando la Regione, il termine del blocco è stato posticipato al 31 marzo 2006, così i mesi di blocco sono diventati 4


i fatti e i documenti

le motivazioni del Comune

le nostre osservazioni

novembre 2005:

il Sindaco di Cremona firma la solita ordinanza che, formalizzando il Piano comunale antismog, vieta il transito ai veicoli non catalizzati su tutto il territorio comunale!

Per 4 mesi, dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 10:00 e dalle 16:00 alle 19:00.

Obiettivo:

la lotta all'inquinamento atmosferico dovuto alle polveri sottili (note come "PM 10").

Il provvedimento “ricalca”, purtroppo, il piano antismog 2004-2005 e il
piano antismog 2003-2004

  • L'ordinanza è un semplice “taglia e incolla” con cambio di date e dati.
Nelle premesse viene sbandierata ancora una volta la diminuzione dell'inquinamento a riprova dell'efficacia del piano.
E ancora una volta  fa riferimento al piano 2002-2003, ma probabilmente non si tratta di un semplice errore di "stumpa".
Negli inverni successivi, infatti, si sono registrati solo peggioramenti indicati chiaramente nei dati pubblicati giornalmente dal Comune qui riassunti. E questi non ptevano certo essere presi quale esempio di efficacia! ! !
  • Il periodo del blocco è stato prorogato sino a fine marzo nonostante la palese inefficacia del provvedimento.
Mistero sulle possibili motivazioni di tale scelta che non ha niente di tecnicamente giustificabile.

Ma ci sono anche preoccupanti novità:
  1. Quando il blocco riguarda anche i veicoli catalizzati (fase 3 del piano), gli autoveicoli EURO 4 vengono equiparati a quelli a emissione nulla e non sono soggetti al blocco. Oltre ad un'assurdità tecnica è una grave ingiustizia sociale che punisce INGIUSTIFICATAMENTE le fasce più deboli che non possono permettersi di cambiare l'auto ogni anno.
  2. In Regione, poi, la situazione è ancora più grave. Oltre che l'influenza aviaria deve esserci stata un'epidemia contagiosa di "sindrome di onnipotenza da devolution" ! ! !.  La giunta Regionale infatti, con l'appoggio dell'opposizione, ha presentato una proposta di legge al Parlamento che autorizzerebbe la Lombardia a vietare l'immatricolazione dei veicoli nuovi che non siano almeno EURO 5 ! ! ! Fortunatamente, anche se il Governatore non la pensa così, a Roma la proposta non è stata accettata.

l' ordinanza richiama 4 Delibere di giunta regionale che prevedono appunto le limitazioni al traffico invernale per i veicoli non catalizzati:

D.g.r. n. 7/6501 [pdf]
del 19-10-2001


D.g.r. n. 7/10863 [pdf]
del 28-10-2002

D.g.r. n. 7/13856 [pdf]
del 29-07-2003

D.g.r. n. 8/552 [pdf]
del 04-08-2005

I giornali e, soprattutto l'ufficio stampa comunale, scrivono che il provvedimento è emesso "in applicazione" di queste delibere regionali.

Queste descrivono, come chiarito già nel titolo, un "piano d'azione" anti-smog [PM 10] relativamente alle ZONE CRITICHE e agli AGGLOMERATI della Regione Lombardia. E' bene chiarire che:

  1. derivano da studi effettuati nelle aree metropolitane e milanese in particolare: realtà assai diverse da quella cremonese per la quale risultano probabilmente inadeguate.

  2. si applicano alle “zone critiche” e agli “agglomerati” della Lombardia (le zone sovracomunali di Milano-Como-Sempione, Bergamo e Brescia).
    Il comune di Cremona, fortunatamente, non ne fa parte
    [è classificato "comune critico" in quanto capoluogo ma
    non è "zona critica"]. A questo proposito si legga la lettera al punto 4.

  3. per la verità le dgr stabiliscono che al "piano d'azione" “possono aderire" anche i Sindaci degli altri comuni capoluoghi di provincia.
    Cremona ha deciso di aderirvi, ma senza esserne obbligata per cui ha agito “per scelta” e NON “in applicazione”.

  4. Ma quest'anno c'è una novità, ch accentua le contraddizioni e confusioni con cui viene affrontato il problema:
  • Il Sindaco di Cremona a dicembre è il promotore di un'iniziativa  dei comuni non rientranti nelle "zone critiche" che chiedono al Presidente della Regione, Roberto Formigoni, di essere inseriti in tali zone... Come se il malato chiedesse al dottore di prescrivergli delle medicine per curare una malattia più grave di quella che ha!
Così facendo, quando i cittadini si lamentano dei disagi dovuti al blocco, il Comune potrebbe rispondere che è "colpa" della Regione....Lo dice anche adesso, ma non sarebbe più una bugia.
  • Lo stesso Sindaco a febbraio, rispondendo in una lettera a Legambiente, dichiara che  "Il comune di Cremona è stato classificato critico in quanto comune capoluogo di provincia e non per la qualità dell'aria"... ma come, Cremona non era un malato terminale?

L'ordinanza richiama anche il
D.M. n.163
del 21 aprile 1999
che individua i criteri ambientali e sanitari in base ai quali i sindaci adottano le misure di limitazione della circolazione e ne prevede la divulgazione.


Tale decreto, che era molto preciso e chiaro sulle informazioni da fornire ai cittadini, è stato completamente stravolto dalle modifiche introdotte dal DM 60/2002.
Resta il fatto che il Comune di Cremona ha imposto limitazioni

Nelle delibere regionali è riportata tra l'altro

“...l'esigenza di contenimento, nei limiti possibili, del disagio della popolazione, in relazione alle attività lavorative, formative e scolastiche, sociali ed assistenziali...”

...silenzio ! ! !

Un altro passo che il comune sembra ignorare in quanto, per esempio:

  1. impedisce ad alcuni cittadini di potersi recare ai supermercati a fare la spesa

  2. impedisce gli spostamenti anche ha chi ha problemi temporanei di deambulazione
    [sono esentati dal blocco solo i sottoposti a dialisi o a chemioterapia...]
    così se uno ha una "semplice" influenza con la febbre a 40, o una "semplice" frattura, può recarsi dal medico solo se "è catalizzato" (l'automezzo, non il medico!!!)

  3. finge di ignorare la vergognosa rete urbana dei trasporti che con corse di bus ogni 30 o 40 minuti (nel migliore dei casi) non invoglia certo l'uso dei mezzi pubblici...    

Qualche domanda

  • Perché questo integralismo “ambientalista” contro alcuni automobilisti mentre per costruire una centrale turbogas alle porte della città si ignorano, ad esempio, i pericoli segnalati da autorevoli ricercatori del CNR?
    Scarica uno studio in pdf [parte1] [parte2]

  • Perchè i consiglieri comunali, invece di dare il buon esempio usando cicli e bus, si sono approvati a  larghissima maggioranza il permesso di parcheggiare gratis in centro 365 giorni all'anno e 24 ore su 24?
  • Perchè non si vuole contrastare con forza l'uso dei caminetti e delle stufe a legna visto che è dimostrato il loro grande impatto inquinante? In effetti nelle recenti ordinanze che bloccano anche i veicoli catalizzati, si invita (a differenza della Regione che ha emesso un divieto) a non usare stufe e caminetti a "combustibile solido" (perchè parlare di legna e di pellet era troppo esplicito).

    Un'azione troppo blanda dal momento che lo stesso Comune riconosce, in un comunicato stampa, che bruciare legna inquina fino a 100 volte più del metano, e, visto che Cremona è completamente metanizzata dal dopoguerra, chi usa la legna non lo fa per necessità.

    La stima è molto ottimistica visto che per la bibliografia tecnica "la quantità di polveri fini emessa da grandi impianti a legna è almeno 300 volte superiore a quella generata dai corrispondenti impianti a gasolio o a gas". Si veda ad esempio il Piano d'azione elvetico contro le polveri fini [pdf] del Dipartimento federale dell'ambiente,dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni DATEC

  • Perché ci si accanisce con controlli sulle caldaiette a gas a carico degli utenti (Bollino blu richiesto dal Comune, Task Force di ARPA voluta da Formigoni, Fiamme Gialle inviate dal Ministro delle attività Produttive Scajola) mentre, complice una legislazione che non le regolamenta, si ignorano completamentele sempre più diffuse stufe a legna o pellets?
Da notare che  le stufe a pellet, a dispetto di precise norme tecniche, vengono spesso installate da personale non qualificato, senza canna fumaria e senza prese d'aria e i controlli vengono effettuati solo a seguito di sempre più frequenti incidenti.
  • QUALI SONO LE VERE MOTIVAZIONI CHE HANNO PORTATO ALL' ADOZIONE DI QUESTO PIANO ??? LA SALUTE DEI CITTADINI O SEMPLICEMENTE  L'ACCESSO A CONTRIBUTI REGIONALI???

  • QUALCUNO ANALIZZA I RISULTATI PER VALUTARE L'EFFICACIA DEL PIANO?

  • Interessante anche il Rapporto Regionale sulla qualità ambientale.

Se anche tu ritieni ingiusti questi provvedimenti puoi inviarci una mail

Se vuoi approfondire, vai ai link sullo smog

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