CREMONA
Piano di emergenza smog inverno 2006-2007:

per 5 mesi (
dal 7 novembre 2006 al 23 dicembre 2006 e dal 8 gennaio 2007 al 31 marzo 2007)
la "solita" ordinanza sindacale, emessa in novembre 2006 (il giorno stesso di inizio), vieta il transito ai veicoli non catalizzati.
Uno stop assurdo su tutto il territorio comunale!


i fatti e i documenti

le motivazioni del Comune

le nostre osservazioni

7 novembre 2006:

Il Sindaco di Cremona firma la solita ordinanza che, stavolta, presenta alcune novità.

Vieta sempre il transito ai veicoli non catalizzati su tutto il territorio comunale, ma cerca altre scuse! 

Non "adotta" più un Piano comunale ma "approva" il piano regionale.
Sarebbe interessante leggere questo documento, di cui non vi è traccia sul sito del Comune.
Certamente usare il termine "approva" per un provvedimento regionale che non necessita di alcuna autorizzazione comunale ma cui il Comune può solo "aderire" denota una certa leggerezza ( o la diffusissima sindrome da onnipotenza)

Il periodo è aumentato a 5 mesi, dal lunedì al venerdì, e anche gli orari di blocco sono aumentati di 3 ore al giorno; quest'anno non si circola dalle 8:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 20:00.

Obiettivo:

la lotta all'inquinamento atmosferico dovuto alle polveri sottili (note come "PM 10").

Nota Bene: si continua a parlare ESCLUSIVAMENTE di PM10 e non di altri inquinanti

Il provvedimento ricalca sostanzialmente i precedenti che si riportano di seguito:

piano antismog 2005-2006
piano antismog 2004-2005
piano antismog 2003-2004


  • Nelle premesse viene sbandierata ancora una volta la diminuzione dell'inquinamento a riprova dell'efficacia del piano, ma ancora una volta  fa riferimento al piano 2002-2003.
Ormai è certo che non si tratta di un semplice errore di "stumpa".
Negli inverni successivi, infatti, si sono registrati solo peggioramenti indicati chiaramente nei dati pubblicati giornalmente dal Comune qui riassunti. E questi non potevano certo essere presi quale esempio di efficacia del piano! ! !
  • Il periodo del blocco è stato prorogato sino a fine marzo nonostante la palese inefficacia dei provvedimenti precedenti.
  • Senza parlare del gruppo di assessori all'ambiente dei comuni della pianura padana che, capitanati da quello di Cremona, prima fanno di tutto per salire sul carrozzone del piano regionale, e poi, fallito il tentativo, non risparmiano critiche alla Regione.
  • Anche in Regione, effettivamente, non scherzano. Oltre che l'influenza aviaria deve esserci stata un'epidemia contagiosa di "sindrome di onnipotenza da devolution" ! ! !.  La giunta Regionale infatti, con l'appoggio dell'opposizione, ha presentato una proposta di legge al Parlamento che autorizzerebbe la Lombardia a vietare l'immatricolazione dei veicoli nuovi che non siano almeno EURO 5 ! ! ! Fortunatamente, anche se il Governatore non la pensa così, a Roma la proposta non è stata accettata.

L' ordinanza richiama 4 delibere di Giunta Regionale che prevedono appunto le limitazioni al traffico invernale per i veicoli non catalizzati:

D.g.r. n. 7/6501 [pdf]
del 19-10-2001

D.g.r. n. 7/10863 [pdf]
del 28-10-2002

D.g.r. n. 7/13856 [pdf]
del 29-07-2003

D.g.r. n. 8/3398 [pdf]
del 26-10-2006

I giornali e, soprattutto l'ufficio stampa comunale, scrivono che il provvedimento è emesso "in applicazione" di queste delibere regionali.

Queste descrivono, come chiarito già nel titolo, un "piano d'azione" anti-smog [PM 10] relativamente alle ZONE CRITICHE e agli AGGLOMERATI della Regione Lombardia. E' bene chiarire che:

  1. derivano da studi effettuati nelle aree metropolitane e milanese in particolare: realtà assai diverse da quella cremonese per la quale risultano probabilmente inadeguate.

  2. si applicano alle “zone critiche” e agli “agglomerati” della Lombardia (le zone sovracomunali di Milano-Como-Sempione, Bergamo e Brescia).
    Il comune di Cremona, fortunatamente, non ne fa parte
    [è classificato "comune critico" in quanto capoluogo ma
    non è "zona critica"].

  3. per la verità le dgr stabiliscono che al "piano d'azione" “possono aderire" anche i Sindaci degli altri comuni capoluoghi di provincia.
    Cremona ha deciso di aderirvi, ma senza esserne obbligata per cui ha agito “per scelta” e NON “in applicazione”.

  4. Anche quest'anno, accentuando le contraddizioni e confusioni con cui viene affrontato il problema, Cremona fa di tutto per essere considerata "zona critica":

  • Il Comune partecipa attivamente all'iniziativa  dei comuni non rientranti nelle "zone critiche" che chiedono al Presidente della Regione, Roberto Formigoni, di essere inseriti in tali zone... Come se il malato chiedesse al dottore di prescrivergli delle medicine per curare una malattia più grave di quella che ha! Così facendo, quando i cittadini si lamentano dei disagi dovuti al blocco, il Comune potrebbe rispondere che è "colpa" della Regione....anche se qualche volta, mentendo,  lo dice anche adesso.
  • Lo stesso Sindaco a febbraio, rispondendo in una lettera a Legambiente, dichiarava che  "Il comune di Cremona è stato classificato critico in quanto comune capoluogo di provincia e non per la qualità dell'aria"... dimenticando che in altre occasioni aveva riconosciuto la gravità della situazione smog a Cremona.

L'ordinanza richiama anche il
D.M. n.163
del 21 aprile 1999
che individua i criteri ambientali e sanitari in base ai quali i sindaci adottano le misure di limitazione della circolazione e ne prevede la divulgazione.


Tale decreto, che era molto preciso e chiaro sulle informazioni da fornire ai cittadini, è stato completamente stravolto dalle modifiche introdotte dal DM 60/2002.
Resta il fatto che il Comune di Cremona ha imposto limitazioni

Nelle delibere regionali è riportata tra l'altro

“...l'esigenza di contenimento, nei limiti possibili, del disagio della popolazione, in relazione alle attività lavorative, formative e scolastiche, sociali ed assistenziali...”

...silenzio ! ! !

Un altro passo che il comune sembra ignorare in quanto, per esempio:

  1. impedisce ad alcuni cittadini di potersi recare ai supermercati a fare la spesa

  2. impedisce gli spostamenti anche ha chi ha problemi temporanei di deambulazione
    [sono esentati dal blocco solo i sottoposti a dialisi o a chemioterapia...]
    così se uno ha una "semplice" influenza con la febbre a 40, o una "semplice" frattura, può recarsi dal medico solo se "è catalizzato" (l'automezzo, non il medico!!!)

  3. finge di ignorare la vergognosa rete urbana dei trasporti che con corse di bus ogni 30 o 40 minuti (nel migliore dei casi) non invoglia certo l'uso dei mezzi pubblici...    

Qualche domanda

  • Perché questo integralismo “ambientalista” contro alcuni automobilisti mentre quando si parlava di costruire una centrale turbogas alle porte della città si ignorano, ad esempio, i pericoli segnalati da autorevoli ricercatori del CNR?
    Scarica uno studio in pdf [parte1] [parte2]

  • Perchè i consiglieri comunali, invece di dare il buon esempio usando cicli e bus, si sono approvati a  larghissima maggioranza il permesso di parcheggiare gratis in centro 365 giorni all'anno e 24 ore su 24?
  • Perchè non si vuole contrastare con forza l'uso dei caminetti e delle stufe a legna visto che è dimostrato il loro grande impatto inquinante?
    • Nelle precenti ordinanze  almeno si invitava a non usare stufe e caminetti a "combustibile solido" (perchè parlare di legna e di pellet era troppo esplicito) mentre in quella del 2006 non se ne parla proprio ignorando il divieto della  Regione.

    • Nel piano regionale (D.g.r. n. 8/3398), infatti,  da quest'anno si vieta l'impiego delle stufe a legna in tutti i comuni lombardi sotto i 300 metri di altitudine (quindi anche Cremona),  ma poi si scopre che tale divieto non vale per un gran numero di apparecchi, come risulta dall'elenco pubblicato sul sito istituzionale della "Qualità dell'ambiente". 

    • Ridicoli poi i consigli previsti dalla scheda tecnica dell'allegato A. Ecco alcune "chicche" di alto spessore tecnico:

      • Per verificare se il camino tira o no, si può provare ad avvicinare la fiamma di un accendino: se la fiamma non viene risucchiata all’interno della cappa vuol dire che il tiraggio è insufficiente.
      • Il legno secco si accende e brucia facilmente mentre all’aumentare del tenore di umidità aumenta la difficoltà di accensione.
      • Se si acquista pellets confezionato è importante che all’interno dei sacchi non vi sia molto legno in polvere.
      • Scegliere il rivenditore più affidabile, cui rivolgere le migliori raccomandazioni. Chiedere di poter visitare l’area magazzino per ispezionare la legna e per stimare, con un campione, la lunghezza dei pezzi e la dimensione della catasta.
      • Quando si compra legna verde, umida o bagnata, si sta pagando anche l’acqua in questa presente.
      • Devono prodursi poca fuliggine nei camini e basso consumo di combustibile (la presenza di molta fuliggine indica che c’è anche un elevato consumo di combustibile).
    • Un'azione troppo blanda dal momento che lo stesso Comune riconosce, in un comunicato stampa, che bruciare legna inquina fino a 100 volte più del metano, e, visto che Cremona è completamente metanizzata dal dopoguerra, chi usa la legna non lo fa per necessità.

    • La stima è molto ottimistica visto che per la bibliografia tecnica "la quantità di polveri fini emessa da grandi impianti a legna è almeno 300 volte superiore a quella generata dai corrispondenti impianti a gasolio o a gas". Si veda ad esempio il Piano d'azione elvetico contro le polveri fini [pdf] del Dipartimento federale dell'ambiente,dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni DATEC

  • Perché ci si accanisce con controlli sulle caldaiette a gas a carico degli utenti (Bollino blu richiesto dal Comune, Task Force di ARPA voluta da Formigoni, Fiamme Gialle inviate dal Ministro delle attività Produttive Scajola) mentre, complice una legislazione che non le regolamenta, si ignorano completamente le sempre più diffuse (e incentivate) stufe a legna o pellets?
Da notare che  le stufe a pellet, a dispetto di precise norme tecniche, vengono spesso installate da personale non qualificato, senza canna fumaria e senza prese d'aria e i controlli vengono effettuati solo a seguito dei sempre più frequenti incidenti.
  • QUALI SONO LE VERE MOTIVAZIONI CHE HANNO PORTATO ALL' ADOZIONE DI QUESTI PIANI ???  LA SALUTE DEI CITTADINI O SEMPLICEMENTE  LA SPERANZA DI OTTENERE CONTRIBUTI ECONOMICI ???

  • QUALCUNO ANALIZZA I RISULTATI AI FINI DI UNA VALUTAZIONE DELL'EFFICACIA DEL PIANO?

Interessante i seguenti documenti:

Se anche tu ritieni ingiusti questi provvedimenti puoi inviarci una mail

Se vuoi approfondire, vai ai link sullo smog

indietro

home

avanti